Imbolc

Rito e celebrazione estratto dal libro delle ombre

Questa festa si celebra il primo giorno di febbraio, anche essa è stata cristianizzata e prende il nome di candelora, come gia’ descritto nel calendario celtico.

Se si usa l’altare per questo rituale, è bene ricoprirlo con un panno rosso ed anche il braciere va addobbato con nastri del medesimo colore.

Tutta l’area del cerimoniale va ornata con rose bianche e scarlatte e sull’altare andranno posizionate tre candele rosse ed una centrale più grande di colore bianco.

Dentro il calice cerimoniale andrà versato del cidro amabile.

Poco prima dell’inizio della cerimonia si accenderà la candela bianca e tutti i partecipanti faranno un cerchio tenendosi per mano, mediteranno e respireranno per purificarsi pensando alla figura della Grande Madre simbolo di rigogliosa vita e di risveglio.

Il druido allora annuncerà:
Prepariamoci a consacrare noi stessi per onorare al meglio i Grandi Antichi e dare il benvenuto alla vergine in fiore. Qui e in questo tempo, che non appartiene al tempo; Qui e in questo luogo, che non è alcun luogo, qui e ora, in questo giorno che non è un giorno perché a cavallo di realtà diverse e lontane.

Un’ancella della sacerdotessa accende le tre candele rosse e dice:
La Signora sta venendo e noi le diamo il benvenuto. Le creature libere e selvagge sentono che si sta avvicinando perché il mondo tutto attorno rifiorisce alla vita, campi e foreste si ridestino nella loro rinnovata purezza.

La sacerdotessa porgendo ad ogni partecipante la candela bianca reciterà:
Tre dame giungono da oriente con canti, erbe e ferro preziosamente lavorato. Torna, ritorna ancora, oh candido cigno, sposa dai biondi capelli!

Tutti:
Che il fondo della mia anima possa essere purificato! Oh Dea dal triplice volto, fa scendere su di me la tua protezione benefica!

La sacerdotessa benedicendo il calice con il vino dirà:
Possa questo vino della stagione che viene essere ripieno dei doni della Signora, novello, fresco, frizzante, ci sia concesso, bevendone, godere di tutti i suoi poteri e della sua energia, che sia benedetto! Cosi sia!

Partendo dal druido offrirà un sorso a tutti i partecipanti:
Che tu sia sostenuto e nutrito, con la benedizione della graziosa nostra Signora e del suo compagno d’inverno!

E ogni partecipante prima di bere risponderà:
Bevo in onore dei nostri Antichi Dei, della nostra graziosa Signora e della stagione che sta per venire, una stagione di amore e calore.

Dopo che tutti hanno bevuto il druido inginocchiandosi davanti l’altare e levando al cielo le braccia invoca:
Oh Dea e Dio degli antichi sentieri, spargete la vostra benedizione con generosità! E che il mondo possa, ancora una volta, essere ricondotto lungo la via della pace e della felicità!


Siamo alla fine del rito, si spengono le candele si festeggia con musiche e danze gioiose.

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