Beltane

Rito e celebrazione estratto dal libro delle ombre

 

l rituale di Beltane è da celebrarsi intorno al 1° di Maggio. Il posto ove si svolgerà va abbellito da rami di salice e da fiori primaverili, le musiche devono ispirarsi al senso magico e al rinnovamento della vita come le danze dovranno essere energiche e gioiose. Per i fratelli maschi è bene organizzare dei tornei di forza come duelli con la spada dove il vincitore verrà nominato dalla propria compagna RE DELL’ESTATE. Indispensabile anche innalzare il palo di Maggio dove alla cima verrà ornato di ghirlande e fiori intorno al quale le coppie eseguiranno danze sensuali ed allusive in onore alla fertilità ed al rifiorire della vita. Si cucinerà anche la torta di Beltane fatta di latte miele ed uova. Il rituale è bene eseguirlo all’aperto in quanto sarà necessario accendere un falò e sopra all’altare andrà collocato come per il rituale di Samhain un elmo con corna e naturalmente il luogo sarà inglobato da un cerchio protettivo di un diametro di 4 metri e mezzo.

Inizio del cerimoniale:
La sacerdotessa invita gli adepti a braccia aperte.

Fratelli e compagne tutte ci incontriamo in questa sacra felice e magica notte per celebrare il ritorno dell’estate, della vita, delle cose rinnovate e nuove. Ora chiamo presso di me colui che impersona il Dio.

All’invito una giovane ancella porra’ sul capo del sacerdote l’elmo cornuto e gli consegnera’ la spada rituale dopo egli invochera’:
Oh mia signora, come il potere del Dio viene in questa stagione soppiantato dal calore della Dea, cosi’ possa io onorarti.
La sacerdotessa risponde:
Recedi! Hai avuto il tuo periodo di dominio. Hai ancora sufficiente vigore per fronteggiare la Signora che ti sta di fronte?
Il sacerdote replica:
NO cosi’ e’ stato stabilito.. non posso.
Il freddo lasci il passo al caldo, la morte si ritiri ancora una volta al cospetto della vita trionfante.
Rimetto a te il mio potere.


Inchinandosi davanti alla sacerdotessa e le consegna la spada.
La sacerdotessa va’ verso l’altare e si siede mentre il sacerdote si sfila l’elmo e lo poggia dolcemente sul capo della sacerdotessa mentre lei terra’ la spada come uno scettro segno di potere.
A te con amore rimetto il mio regno.
La sacerdotessa lo ringrazia e lo invita ad accendere il falo’ dicendo:
Oh voi fratelli dell’arte felice impongo che si danzi!
Che noi tutti e coloro che noi amiamo possano essere sollevati in questa nuova stagione che arriva dai crucci dell’umanita’ e dall’impeto degli elementi.
Che la gioia per la vita e per l’arte suprema della magia sia sempre con noi!
Come io danzero’ cosi’ voi farete!

A queste parole la sacerdotessa ripone l’elmo e la spada sull’altare e dara’ l’inizio alle musiche e alle danze.

Alla fine del ballo si consacreranno i dolci ed il vino che verranno consumati.

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